The BEAST for Italy

Please Don't Go - NATURAL LOVE, B2ST - Protagonista Jun Hyung + Yoon Soo(inventato)

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Hino-chan
view post Posted on 9/6/2011, 17:46




Bene carissime ragazze ho deciso di postare anche qua la mia fanfiction. Premetto che è la prima, quindi ragazze abbiate un briciolo di pietà. Non sono una scrittrice e soprattutto faccio tanti errori grammaticali ma mi andava di provare. Buona "lettura" :D

Aeroporto di Seoul, Corea, ore: 17:34

"Corea sono arrivataaaaa!"
"Ya, calmati per favore non ci facciamo riconoscere subito!"
"Ma non ci riesco, cioè siamo qua!"
"Si siamo qua, ma almeno sistemati quei capelli"
"Va bene Unni."

3 ottobre 2011, Seoul, una ragazza di 19 anni pronta per iniziare la sua nuova vita, pronta a diventare una promessa del basket, pronta per trovare il suo vero amore. Lei è Jung Yoon Soo, nata il 24 settembre 1992 in Corea,i suoi genitori dovettero trasferirsi in Italia per motivi di lavoro ma il suo sogno era di ritornare un giorno nella sua città Natale.
"Jung Yoon Soo! Non iniziare a sognare ad occhi aperti, andiamo l'allenatore ci sta aspettando". Goo Ae Jung, 32 anni, allenatrice di basket, ha scoperto il talento di Yoon Soo per puro caso nel parco vicino a casa sua, è rimasta subito affascinata da quanto quella ragazzina così ingenua, semplice cambiasse sul campo da basket, e così dopo anni è riuscita a portarla in Corea per farla diventare una stella del basket femminile.

Please Don't Go – First Step.

Finalmente, dopo diciannove anni sto respirando l'aria della Corea, non pensavo che un giorno sarei arrivata qua, forse sto solo sognando....
"Ya! Yoon Soo, è possibile che devo sempre richiamarti, non riesci a stare più attenta?"
"Mi dispiace Unni, solo che sono troppo emozionata!"
"Lo so stupida! Dai andiamo siamo in ritardo.."
Dopo tanti e soprattutto duri anni di allenamento sono riuscita ad entrare nella "Young Kyu" la squadra coreana femminile di basket, solo che ho un pò paura di non essere al livello delle ragazze.. NO! Devo essere sicura di me, devo riuscirci, devo arrivare in alto, lo devo fare a tutti i costi.

Mentre la macchina parte dall'aereposto, Yoon Soo guarda dal finestrino quelle piccole luci che sembrano lucciole non sapendo che da qual giorno la sua vita sarebbe cambiata totalmente.

Aeroporto di Seoul, Corea, ore 18:00
*YoSeob* "Finalmente a casa, non ce la facevo più a stare sull'aereo" un ragazzo dai capelli spettinati si stiracchia salendo sulle scale mobili;
*DongWoon* "Tu non sei mai abituato a niente" disse un ragazzo con uno strano cappello dal colore accecante;
*YoSeob* "Hyung! Così mi ferisci!", rispose cercando di abbracciarlo;
*HyunSeung* "Ya, lascialo stare, non iniziate a litigare qua, ci sono un mucchio di fotografi" disse il ragazzo seduto sulla sponda mentre giocava con il telefono;
*DooJoon* "Hyun per la prima volta hai detto qualcosa di sensato!" Urlò il ragazzo con il pallone in mano;
*KikWang* "Aigoo ragazzi come siete stupidi! Ahahah" disse il ragazzo con gli occhiali enormi;
*DongWoon* "Ya, Jun è di nuovo tornato da solo?";
*YoSeob* "Sai com'è fatto, odia stare in mezzo alla folla";
*HyunSeung* "Come sempre".

Appena i cinque ragazzi scesero dalle scale, un boato invase l'aeroporto, moltissime ragazze vennero bloccate a metà strada da uomini vestiti di nero, cori e urli fecero sobbalzare le persone attorno incuriosendole.
Un'uomo alto e magro si diresse verso di loro sorridendo;

"Finalmente siete arrivati ragazzi, vi stavamo aspettando ben tornati"
"Menager Go Jin! E' bello rivederla!" Urlarono i ragazzi insieme,
*Menager* "Allora come stanno i miei carissimi B2ST? Stancante il viaggio?";
"No, ci siamo divertiti" rispose DongWoon
"Parla per te" si intromise YoSeob
"Come mai Jun non è con voi? E'successo qualcosa?" domandò il Menager;
*KikWang* "sarà andato a trovare Jae Won, lo fa sempre quando torniamo da un viaggio"
*Menager* "Va bene, ora andiamo sarete stanchi vi porto a casa".

Uscirono dall'aeroporto ed entrarono in un furgone bianco, lasciando dietro di loro le povere ragazze sbraitanti, deluse per non aver avuto nemmeno la possibilità di ricevere un loro autografo.

Intanto su una macchina sportiva, un ragazzo si dirige a tutta velocita alla palestra "Choo Sang" sfrecciando come un missile nelle luce del tramonto.



Secondo Capitolo.


Semaforo Rosso: Yoon Soo aveva la testa appoggiata al finestrino quando all'improvviso l'accostarsi di una macchina con della musica assordante la fece sobbalzare.
"Guarda questo qua cosa pensa di fare tenendo il volume così alto?" pensò. Abbassò il finestrino e con un tono deciso iniziò a urlare
"Ya, hei tu! Yaaa mi senti?"
Il ragazzo dentro la macchina, abbassò la testa e con una smorfia alzò ancora di più il volume.
"Mi vuoi fare arrabbiare, guarda che scendo.."
Semaforo verde: il ragazzo misterioso partì lasciando dietro di se Yoon Soo arrabbiata ma allo stesso tempo affascinata da quel ragazzo dagli occhi profondi.

"O mio Dio.." Yoon Soo, con la bocca spalancata e gli occhi luccicanti ammirava quella palestra enorme dove da domani Lei, avrebbe dovuto allenarsi "Unni ma è enorme!"
"Visto cosa ti avevo detto? Non ti stavo prendendo in giro, dai vieni entriamo" rispose sorridendo.

Mentre con entusiasmo si stava dirigendo verso l'entrata, vide parcheggiata, nel parcheggio per i disabili, una macchina sportiva.
"Quando hanno i soldi pensano di poter fare quello che vogliono! Ora ti faccio vedere cosa si guadagna a parcheggiare dove non si deve." Prese le chiavi di casa e sul cofano scrisse a parole cubitali "Stupido"
"Ben ti sta!" e si incamminò verso la palestra soddisfatta di quel gesto.

La palestra era ben illuminata, doveva contenere sulle mille persone, il campo era nuovo e i canestri erano ben tenuti, le panchine sembravano comode o forse era solo la sua impressione. In un attimo era già al centro del campo, chiuse gli occhi e si immaginò di essere nel mezzo di una vera partita, il rumore delle scarpe sul campo le rimbombava in testa, il suono della palla penetrava nel cuore.. quando all'improvviso un fischio la fece tornare con i piedi per terra.

"Jung Yoon Soo, 19 anni, 1.67, 49kg, giovane promessa del Basket Italiano, sei pronta a lavorare duro?" Era Jae Won il marito di Unni, è stato trasferito in Corea da poco, ed è diventato un allenatore stimato da molti giocatori.
"Pronta a tutto Coach, lavorerò sodo promesso! Voglio div-..."
All'improvviso si fermò e con passo deciso e veloce corse verso il coach, superandolo. Era Lui, quel ragazzo seduto sulla panchina era lo stesso Ragazzo che aveva il volume della musica alto.
"Ma non ti vergogni? Lo sai che non bisogna tenere il volume della musica così alto? Non hai paura di infastidire chi ti sta intorno? Ti sembra normale?" Urlava talmente forte che da un momento all'altro le sue corde vocali sarebbero scoppiate.
"Senti ragazzina nemmeno mia madre mi dice cosa devo fare, figurati se ascolto una zecca come te" Rispose il ragazzo infastidito.
"O veramente! Zecca? Zecca a chi? Vieni qua che ti strangolo.."
In quel preciso istante Unni la prese per il cappuccio ridendo
"Ehi Zecca non è un brutto soprannome!"
"Unni davvero! Non ti ci mettere anche Tu! E lasciami mi stai facendo male" controbattè cercando di scappare dalla sua presa.
"Io ti lascio, ma anche tu cerca di essere più educata"
"Perché dovrei essere educata con uno come lui!" rispose sistemandosi la felpa.
"Non te la prendere Jun è fatto così ma in fondo non è una cattiva persona" disse il Coach.
"Hyung non sprecare fiato con lei, non mi interessa farle sapere come sono fatto" disse Jun mentre si stava alzando per andarsene.
*Coach* "Come vuoi, Aspetta!Mi serve un favore puoi portala a casa? Io devo andare a firmare le ultime pratiche per il trasferimento con mia moglie"
*Jun* "Cosa? Devo portarmi dietro questa zecca?"
*Coach* "Perfavore Jun, te lo chiedo perfavore"
*Jun* "Oh va bene..andiamo, non farmi perdere tempo"
"Vengo con te solamente perché non scelta" rispose contrariata.
Mentre i due si stavano dirigendo alla macchina Yoon Soo non potè credere ai suoi occhi: Jun era immobile davanti alla macchina e con gli occhi sgranati fissava il cofano.. La stessa macchina su cui lei aveva scritto..
*Jun* "Stu-stupido?, O davvero adesso chi è che ha avuto il coraggio di scrivere sulla mia macchina, sulla macchina di Jun Hyung io davvero non posso crederci davv-.." Si bloccò all improvviso, e con uno sguardo di odio si girò verso Yoon Soo "Sei stata tu vero? Sei stata Tu?" Si stava avvicinando sempre di più urlando.
Impaurita Yoon Soo cadde a terra, ricordi terribili uscirono da quel cassetto del cuore che con fatica aveva rinchiuso, le lacrime iniziarono a scendere come pioggia, tremava come una foglia.
Jun si bloccò, era la prima volta che si trovava in una situazione del genere, non pensava di essere così spaventoso. Si chinò per tirarla su, per aiutarla, ma lei si scansò bruscamente.
*Jun* "Ehi zecca stai bene? Ti senti male?"
Yoon Soo tremante si alzò "Mi dispiace, ripagherò la macchina ma perfavore non fami del male.."
Jun spaesato la guardò preoccupato, non sapeva se era per dispiacere o per altro ma non riuscì a dire più una parola, salirono in macchina e partirono.


Terzo Capitolo.

*Jun*" Mi dispiace.. non volevo spaventarti.."
*Yoon Soo* "Non ti preoccupre, è colpa mia ti ripagherò il problema che ti ho causato.."
*Jun* "Hm.."

Un silenzio imbarazzante era calato in quella macchina, Yoon Soo lo stava guardando con la coda dell occhio "Quando non parla è davvero affascinante, ha i capelli scuri e gli occhi profondi, un naso perfetto, labbra morbide...Ya ma a cosa sto pensando? Stupida Stupida!"
"Ehi! Ma a cosa stai pensando? E' tutto il tempo che sospiri e ti agiti." disse Jun infastidito;
"I-io? Ma cosa stai dicendo io sono tranquillissima!" rispose Yoon Soo cercando di sembrare calma;
*Jun*"Si come no, vai a raccontarlo a qualcun altro zecca, io vivo con il dire bugie, è il mio mestiere..";
*Yoon Soo* "E te ne stai vantando? Sai che le bugie non si dicono?"
Jun la stava guardano storto.. "Ma sai solo criticare?"
Yoon Soo imbarazzata si ammutolì, voleva sparire ma non poteva.
.Silenzio.
"Oh, inizia a piovere!" disse sorridendo Yoon Soo forse per rompere il ghiaccio..
"Perché sei così emozionata, non hai mai visto piovere?" rispose Jun sorpreso.
"Dicono che quando piove puoi piangere quanto vuoi, le lacrime si confonderanno con le gocce di pioggia e nessuno si accorgerà che stai male.."

Jun non stava più osservando una 19enne stupida, ma stava osservando una ragazza seria, tranquilla, affascinante, scosse la testa, a cosa stava pensando? Non può piacergli una persona al primo incontro non puo!

"Siamo arrivati" disse Jun;
"E' casa tua? Ma è enorme!" esaltò Yoon Soo;
"Da oggi sarà anche casa tua purtroppo" rispose con una smorfia Jun;
"Cosa? Vi-vivremo insieme? Io e te? Ma sei impazzito?" domandò preoccupata e scioccata;
"Io e te? Da soli? Ma che scherzi? Veramente siamo sei ragazzi, quella di troppo sei tu!" rispose contrariato ma allo stesso tempo divertito. "Chissà quanto resisterà", pensò Jun.
"Sei ragazzi? Non ci posso credere, ed il Coach e Unni? Loro dove staranno?" domandò con un briciolo di speranza;
"Ma allora sei davvero stupida, sono marito e moglie cosa pretendevi? Che vivessi con loro facendo la finta figlia?" Rispose incredulo Jun.

Mentre Jun si stava dirigendo verso casa con i suoi bagagli in mano Yoon Soo dalla macchina lo guardò allontanarsi.
"Ehy! Ed a me chi aiuta a portare i bagagli?" Urlò dal finestrino;
"Di sicuro non io!" rispose dalla porta di casa Jun.

Delusa Yoon Soo si infilò il cappuccio e scese dalla macchina sotto la forte pioggia, aprì il bagagliaio e prese le valige, erano davvero pesanti, forse avrebbe dovuto dare retta alla mamma e portare poche cose. Fece un bel respiro, guardò la casa e iniziò a correre. Era a metà strada quando all'improvviso dei fari accecanti e una frenata improvvisa la stordirono facendole perdere l'equilibrio. Cadde come un sacco di patate su se stessa, si portò una mano sopra gli occhi per vedere meglio, sentì le portiere sbattere e cinque ragazzi corsero in suo aiuto.
"Hey stai bene? Scusa non ti avevamo visto" Si scusò uno di loro.
L'aiutarono ad alzarsi e la portarono in casa.

Entrò in casa per ultima, e davanti a lei si schierarono i ragazzi, curiosi, sospettosi con la voglia di fare domande.

"L'ultima volta che è venuta una ragazza a casa, Jun l'ha mandata via piangendo" disse divertito YoSeob;
"Eddai, non la spaventare. Salve signorina, piacere io sono DongWoon, Lui è YoSeob, Lui HyunSeung, Lui DooJoon e Lui KikWang all'appello ne manca uno, ma insieme formiamo i B2St. Con chi abbiamo l'onore di parlare?"

Yoon Soo rimase impietrita, erano davvero tutti belli, ma si riprese subito..
"Annyo, io sono Yoon Soo" rispose tremante.
"Bene Yoon Soo e come mai sei qua?" chiese Hyun Seung frettolosamente.
"Perchè da oggi vivrà con noi." Da dietro la porta della cucina sbucò Jun, in mano teneva un asciugamano che lanciò a Yoon Soo.
"Grazie" disse arrossendo.

I ragazzi si guardarono in faccia, increduli, agitati.
"Cosa? Hyung stai scherzando vero? Vuoi che una ragazza viva con noi?" Domandò spaesato YoSeob;
"Oh ma sei davvero stupido, secondo te voglio? Solo che dobbiamo attenerci ai piani, sai benissimo che il Menager e Jae Won sono molto amici e ci ha chiesto se perfavore potevamo ospitarla. Quello che dice il Menager è sacro quindi...."
"Quindi dovremo stare attenti da oggi in poi" Rispose KikWang sorridendo.


Quarto Capitolo.
-Kono te de mamoritai, Hitamukina kimi no egao o kagera senai yo ni..Mamoritai nda...-

"Ma che cav-.. le 7 E MEZZO?" Urlò Yoon Soo alzandosi di corsa dal letto con il telefono in mano, aprì la porta e si diresse in bagno.
C'era troppo silenzio, i ragazzi erano già andati via? Guardò nelle stanze e vide che i letti erano ben fatti ed ogni cosa era al posto giusto.
"Meglio! Potrò gustarmi la colazione!" disse con felicità. Si vestì e scese in cucina...
"Buongiorno!" dissero in coro i ragazzi,
"Non ci posso credere ed io che pensavo di potermene stare in pace, uhm farò colazione e poi andrò a correre".
Erano tutti seduti a fare colazione, tutti tranne Jun.
"Come mai Jun non c'è?" domandò Yoon Soo con la bocca piena di pane;
"Aveva un servizio fotografico" rispose YoSeob sputacchiando sul tavolo;
"YA! Ma vuoi stare più attento!" lo rimproverò HyunSeung dandogli uno schiaffo in testa;
"Hyung mi fai male!" rispose con i lacrimoni agli occhi.
Mentre Yoon Soo mangiava guardava quei cinque ragazzi..
"Come possono essere degli idol? Sono troppo infantili":
YoSeob fra tutti è il più buffo, sembra un piccolo cucciolo.
HyunSeung è un ragazzo gentile e disponibile.
DooJoon è il Leader del gruppo, spavaldo, sicuro di se ma gentile e giocherellone.
KikWang, è davvero un bel ragazzo e con Lei dal primo momento è sempre stato dolce e premuroso. DongWoon è il più piccolo del gruppo, è una persona silenziosa e quando gli saltano in mente delle frasi corre a scrivere per comporre. E' impossibile che siano così anche quando cantano o ballano
"
"Jun...Jun...". Non sapeva descriverlo, a volte era acido, arrogante altre volte invece sembrava affascinante e Lei non riusciva più a togliergli gli occhi di dosso, fra tutti era quello che odiava di più. "Presto questa situazione finirà, cercherò un lavoro, affitterò un'appartamento e potrò concentrarmi sul basket. Si quello è il mio obbiettivo, devo diventare più forte, lo devo fare per me, lo devo fare a tutti i costi"
"Hey Terra chiama Yoon Soo, Terra chiama Yoon Soo.."
Yoon Soo rimase immobile, Wang era a due centimetri dalla sua faccia, gli altri guardavano scioccati quella scena; non riusciva a muoversi, era impietrita davanti a quegli occhi.
"Oddio e adesso cosa vuole fare? E' impazzito? Perché il mio cuore batte così forte? Calmati Yoon Soo non ti agitare stai tranquilla sta solo scherzando"
Wang si allontanò forse perché aveva percepito il disagio che c'era nell'aria.
"De-devo andare adesso, ci vediamo" Con uno scatto, si alzò, aprì la porta e iniziò a correre.
Aveva il cuore in gola e le gocce di sudore iniziarono a scendere sul suo viso.
"Non sono mai stata così vicina ad un ragazzo forse è per quello che sono così agitata? Yoon Soo non ci pensare, devi allenarti e cercare un lavoro!" Si fece forza, prese un bel respiro e iniziò a correre.


"Ma sei impazzito? Non hai visto com'è sbiancata? Cosa volevi fare?" Domandò DooJoon che non riusciva più a stare fermo.
"Che c'è? Volevo solo scherzare, non pensavo che se la prendesse così tanto!" rispose dispiaciuto Wang cercando di eviatare gli sguardi dei compagni.
"Sei sicuro? Hyung non è che provi qualcosa per lei? In fondo è davvero una bella ragazza.." disse YoSeob con un sorriso malizioso.
"Ma cosa stai dicendo!? Vieni qua che ti ammazzo!" gridò Wang;
"Ma si può sapere cos'è tutto questo casino di prima mattina?" Chiese Jun entrando in cucina.
"Hyung ti sei perso una scena indimenticabile, Wang era a due centimentri dalla faccia di Yoon Soo, sicuramente la voleva baciare ahahah Wang è cotto!" raccontò YoSeob e facendo la linguaccia a Wang scappò in camera.
"Beh che problema c'è se mi piace? Piace anche a voi? Ho fatto un torto a qualcuno?" Domandò Wang, con aria di sfida.
"Fai pure, nessuno vorrebbe una zecca come lei, buona fortuna." Jun chiuse l'anta del frigorifero e se ne andò lasciando i ragazzi spiazzati da quella risposta improvvisa e fredda.

"Urla di continuo ed è lunatica, prima mi graffia la macchina e poi si mette a piangere, ride quando piove e fa la timida davanti ai ragazzi, conoscendo Wang non durerà nemmeno una settimana" disse Jun salendo in macchina. " Oh ma davvero cosa mi interessa a me? Perché continuo a pensarci?" disse battendo un pugno sul volante.
Accese la macchina e partì facendo fischiare le ruote.

"Tsk. Non te ne sei ancora accorto?" bisbigliò YoSeob sorridendo dalla finestra della camera.


"Quinto Capitolo"

Concentrazione, velocità e agilità, forza: l'amore è come una partita di basket, devi essere veloce e agile o la palla ti sarà rubata, devi concentrarti o sbaglierai mossa, devi essere forte e sorpassare gli ostacoli che si pongono davanti a te.

Please don't go – Alley oop.

"Yoon Soo"

"Yoon Soo!" gridò Miko correndo verso di me e abbracciandomi, "Sei la solita Miko, mi fai male!" le diedi un pugno nello stomaco facendole lasciare la presa. Minako Kumiko: 20 anni, Giapponese, come me era riuscita ad entrare nella squadra, è stata la prima mia amica qua a Seoul.
Erano già passate due settimane da quando mi ero trasferita qua ma le ragazze della squadra sembravano non volerne sapere di me, non passavano mai la palla e cercavano di mettermi in difficoltà.
"Ehy Angel perché stai fissando il vuoto?" mi chiese ficcandosi in bocca un pezzo di panino, "La vuoi smettere di chiamarmi così? Mi da sui nervi!" dissi fissandola contrariata; Mi guardò e sorrise "Sei mezza coreana e mezza italiana, hai leggermente gli occhi a mandorla verde chiaro, sei biondiccia e hai la pelle olivastra, sembri un piccolo angioletto" e con la mano destra mi diede un buffetto sulla guancia.
"Beh che c'è di male? Non sono un alieno.."risposì con un briciolo di tristezza. "Stavo scherzando stupida.."e mi abbracciò, questa volta più teneramente "Grazie"le dissi ricambiando l'abbraccio.
"Andiamo? E' ora di allenarsi!"disse sciogliendo l'abbraccio, "Ai suoi ordini capo!" le dissi facendo il saluto militare, mi sorrise e insieme ci dirigemmo verso la palestra.
Appoggiai le cose nel mio armadietto e mi cambiai, mi sentivo stanca, forse non ero ancora abituata a quel luogo e la notte per colpa di quei sei disgraziati non dormivo, lavorvano in sala prove fino a tardi e non riuscivo a chiudere occhio. Scacciai via quei pensieri e presi il cellulare, -1 nuovo messaggio- Aprì quella busta pensando che fosse mamma (tutti i giorni mi chiede se mangio, che seccatura), rimasi bloccata. Le gambe non volevano muoversi, le mani cominciarono a sudare ed il mio cuore inizio a battere all'impazzata. "Angel che hai stai bene? Sei pallida?"mi chise Miko. "I-io.." non riuscì più a parlare, mi accasciai a terra tremante, perché proprio ora, perché quel messaggio. "Angel stai bene? Rispondi! Mi stai facendo preoccupare, Angel!" "Miko.." la guardai ed iniziai a piangere aggrappandomi a lei con tutte le forze che avevo in corpo.

Un'anno fa.
-Mamma vado da Chris, oggi hanno annullato gli allenamenti e vado a fargli una sorpresa!-
-Va bene tesoro, stai attenta!-
-Si mamma non ti preoccupare.-
Uscii di casa e mi diressi verso casa di Chris, erano sette mesi che stavamo insieme, era il mio primo ragazzo, con lui ho dato il mio primo bacio ma non ero ancora pronta ad andare oltre ed ero felice perché disse che mi avrebbe aspettato.
Arrivai al palazzo e presi l'ascensore, ero così contenta di vederlo, in questo periodo a causa degli allenamenti e del suo lavoro stavamo poco insieme. Suonai il campanello. La porta si aprì, era Lui ma non era il solito, aveva uno sguardo strano. Mi prese per il braccio con forza e mi tirò dentro. -Chris ma che fai? Sei impazzito?- Non era lui, è sempre stato gentile e dolce con me..-Chris stai bene? Non sei come sempr..- Mi fulminò con gli occhi. -COME SEMPRE? Cosa vuoi che faccia il Chris gentile e premuroso? Che ti aspetterà per tutto il resto della vita? Non capisci i miei sentimenti, sono un ventenne, un uomo che vuole dare e ricevere tutto.- A quelle parole capì cosa voleva da me. -Chris te ne ho già parlato, non mi sento pronta- dissi cercando di scappare. -Non ti senti pronta eh? E a me hai pensato? Come mi sento? Non hai mai avuto paura che andassi da altre ragazze?- I miei occhi iniziarono a riempirsi di lacrime -Chris ti prego lasciami andare!- mi feci coraggio e lo spinsi dandogli uno schiaffo, mi riprese e mi buttò sul letto. -Non posso più aspettare- si mise sopra di me e iniziò a baciarmi con foga, con forza, la sua lingua voleva entrare dentro di me a tutti i costi, mi strappò la maglietta e le sue mani iniziarono a toccare il mio corpo. Cercai di scappare ma mi tenne ancora di più per le braccia, feci leva sul suo corpo e gli diedi un calcio, cadde dal letto e inizia a correre; mi prese per i capelli e mi diede un pugno facendomi uscire il sangue dal naso. Si bloccò. Mi toccai il naso e guardai il sangue, le lacrime iniziarono a rigarmi il viso. Lo guardai, si avvicinò piano -Sc-scusa non so cosa mi sia preso..Amore io, io...- Mi allontanai, presi al borsa e scappai via. Corsi per tutta la notte fino ad arrivare a casa di Unni. Bussai alla porta e appena vide la maglietta strappata capì, mi abbracciò e piansi per più di due ore fino ad addormentarmi.


"Ehi ragazze cosa sta succedendo, il coach ha detto di venirvi a chiamar-" La voce di Yunnie mi fece ritornare in me. Lei e tutte le altre entrarono nello spogliatoio. "Ma cosa sta succedendo qua? Sta male? Cosa ha?" accorsero tutte verso di me, era la prima volta che vedevo sul loro volto quell'espressione preoccupata.."Non lo so, si è accasciata a terra e non smette più di tremare, chiamate Unni"- "Vado io" disse una di loro.. Perché mi ha mandato quel messaggio, perché mi ha cercato, non voglio più tornare indietro, non voglio, ho paura. "Yoon Soo, cosa è successo? Stai male? Yoon Soo".. "Unni..unni lui verrà qua, lui vuole venire a prendermi" Mi guardò negli occhi e mi strinse forte a lei. "Yoon non ti farà più del male te lo prometto, ci saremo noi qua, ti prego piccola fatti forza" L'abbracciai più che potevo e piansi per quasi un'ora. Le ragazze erano rimaste tutte li con me, non so perché ma sembravano tutte dispiaciute nel vedermi in quello stato, all'improvviso Yunnie si alzò, fece un mezzo inchino e mi mise la mano sulla spalla "Ti chiedo scusa da parte della squadra, non volevamo metterti sottopressione ma non accettavamo l'idea di avere una ragazza straniera che giocasse con noi, da oggi in poi sei hai bisogno di qualcosa noi ci saremo, saremo la tua seconda famiglia" A quelle parole il mio cuore ebbe un sussulto di gioia, mi alzai e con un sorriso a 82 denti annuì. Tutte si alzarono e mi abbracciarono, fui talmente felice di quel gesto che tutto il dolore che provavo in quel momento sparì, "Beh allora? Volete stare qua a riposarvi? Forza è ora di allenarsi!" "Yes Coach!" risposimo tutte insieme e iniziammo l'allenamento.
Misi tutto il cuore in quell'allenamento, forse perché era il mio primo VERO allenamento con tutta la squadra, le ragazze sorridevano e mi passavano la palla, ero in sintonia con tutte,nessuna eccezione. Mi sentivo libera da ogni problema, libera da ogni preoccupazione, libera di volare con le mie ali.
Yunnie mi passò la palla, mi alzai in aria e feci canestro rimanendo attaccata al ferro.
Forse è questa l'emozione che si prova quando fai centro nel cuore della persona che ami, è come fare canestro, ti senti felice di essere riuscita a segnare un punto, un punto importante per la squadra. Mi staccai e appena i piedi toccarono il suolo la realtà tornò nella mia mente. -Sii forte- mi dissi. Ripresi la palla e tornai dalla mia famiglia. Si da oggi quella sarebbe stata la mia seconda famiglia.


BANG SESTO CAPITOLO!

Nella pallacanestro la difesa a uomo è molto importante, devi fronteggiare un avversario specifico così come nell'Amore a volte le persone dimostrano di essere forti rinchiudendosi in se stesse per non soffrire, per non lasciar passare nessun sentimento, molte volte causando dei veri e propri disastri.

Please Don't Go- Difesa A Uomo.

*Yoon Soo*
Quella sera tornai a casa più tardi del solito, passai il cancelletto ed entrai in casa. Le luci erano spente e in casa c'era uno strano silenzio. Non era ancora mezzanotte, strano normalmente a quest'ora sono ancora tutti pimpanti. Scrollai le spalle "Meglio così posso stare tranquilla." dissi tra me e me. Andai in camera e mi infilai la tuta, presi la palla e mi avviai verso il campo in giardino: l'unica cosa positiva nel vivere qua era che avevo a disposizione un bel campo da basket, ben attrezzato e sempre libero. Normalmente mi allenavo la mattina ma stasera non avevo proprio voglia di dormire.
Iniziai a riscaldarmi e a palleggiare. Le parole del messaggio di Chris erano stampate dentro i miei occhi -Ti verrò a riprendere stanne certa- Non riuscivo più a fare canestro, le braccia e le gambe non volevano andare all'unisono. Il cuore non seguiva il cervello. La rabbia salì e lanciai la palla contro il canestro, mi sdraiai a terra e iniziai a respirare lentamente e forte per riprendere la calma.

*Jun*
Erano le dieci e non era ancora tornata. E se le era successo qualcosa? E se si era messa a piangere come quella volta? Il cervello mi stava fumando, le mani iniziarono a sudare e non riuscivo a stare fermo.
HyunSeung"Ehi Jun ma che hai, è da più di un'ora che non stai fermo."
"Io? Ma cosa stai dicendo? Sono tranquillo." risposi facendo finta di niente.
DooJoon " Convinto tu." disse ridendo.
Mi guardarono tutti in modo strano, soprattutto Seob e Wang. Wang. Non so perché ma da quando ha detto che le piaceva Yoon Soo iniziai a non sopportare la sua presenza.
Cosa mi sta succedendo? Perché quando non è dove posso vederla inizio a preoccuparmi, ma quando è presente, con gli occhi di tutti puntati su di Lei non la sopporto? Devo essere impazzito.
*Dong* "Hyung noi andiamo a bere, vieni?"
"No ragazzi sono stanco vado a letto" Quella fu la prima bugia che dissi per lei. Rimasi impalato nel salotto e il rumore della porta sbattere mi fece svegliare. Perché ho mentito per lei? Sono sempre stato io a dire di uscire, sono sempre stato io quello che odiava stare in casa. E adesso? Perchè sono qua? La testa mi stava scoppiando così decisi di andare a dormire, guardai per l'ultima volta l'orologio: "23:10" e Lei non è ancora arrivata.
Nel letto mi rigriravo senza prendere sonno, era davvero una seccatura. Chiusi gli occhi provando a rilassarmi ma il rumore di una palla rimbalzare entrò dentro la stanza arrivando alle mie orecchie. Scesi dal letto e corsi alla finestra, era Lei. Non ricordavo che la finestra di camera mie e di Seob era davanti al campo, e fui un pò felice. Scossi la testa incredulo, Felice? Felice per cosa. Tornai a guardare e fui sorpreso, non riusciva a fare canestro, sbattè la palla e si sdraiò a terra e non si mosse più.
Si sentiva male? Piangeva di nuovo? Il mio corpo fece tutto da solo, in pochi minuti mi ritrovai accanto a lei. Mi stava guardando in modo strano, sorpresa di vedirmi li.
"Cosa ci fai qua?" si alzò di fretta e si pulì la maglia.
"Oh beh ecco...io ero in camera ma il rumore scocciante della palla non mi fa dormire. Quindi vedi di smetterla."
"Mi dispiace" abbassò la testa e fece un mezzo inchino "Andrò ad allenarmi in un altro posto la prossima volta" Mi fissò. Quello sguardo mi mise in agitazione, stava per dire qualcosa ma senza pensare le parole uscirono da sole "Brava, e già che ci sei cambia anche casa.". Silenzio. Stupido! Idiota! Coglione! Perché dici sempre cose che non pensi, coglione, stupido! Mi fissò, prese la palla e se ne andò, lasciandomi in mezzo al campo.

*Yoon Soo*
Mi sentivo osservata. Aprì gli occhi e lo vidi accanto a me, mi stava fissando in mondo strano. Mi alzai e per sembrare meno imbarazzata feci finta di pulirmi la maglia.
"Cosa ci fai qui?" Chiesi. Cosa ci fai qui? Yoon Soo solo questo sai dire? Come stai? Dove sono gli altri? Oh Ciao Jun! Il tuo vocabolario è così ridotto?
"Oh beh ecco...io ero in camera ma il rumore scocciante della palla non mi fa dormire. Quindi vedi di smetterla." Oh veramente, è sempre così scorbutico, mi fa imbestialire. Ed io cosa dovrei dire quando provano fino a tardi? Smettetela perchè la mattina mi devo svegliare presto? Yoon calmati non ti agitare, dovrei vivere qua quindi cerca di essere educata ma soprattutto calma.
"Mi dispiace, andrò ad allenarmi in un altro posto al prossima volta" contento? Adesso non disturberò il tuo sonnellino, tanto oltre a cantare e a ballare sai solo dormire e mangiare... Mi bloccai. Perché mi arrabbio così tanto con lui? Lo guardai, indossava una canotta bianca che rimetteva in risalto il suo fisico scolpito, e dei pantaloncini neri, i capelli sempre perfetti mettevano in risalto i suoi occhi profondi e scuri, aveva delle labbra caronose, il naso perfetto. Lo guardai negli occhi ma distolse lo sguardo.
Fu questione di secondi, con una smorfia mi guardò e prima che aprissi bocca lui fù più veloce, " Brava, e già che ci sei cambia anche casa" quelle parole risuonarono dentro la mia testa. Mi fece male il petto. E quella che sensazione era? Perchè mi sento ferita? Dannazione, non può piacermi. Non voglio innamorarmi, devo difendermi da Lui, non voglio farmi male. Devo a tutti i costi difendere il mio cuore, devo difenderlo come difendo la palla sul campo. Non devo farmelo prendere dal mio avversario o perderò la partita.


Settimo Capitolo! YO!

Nella pallacanestro a volte le persone pur di vincere attaccano volontariamente, soprattutto i difensori, anche se rimangono nel proprio cilindro, cercando di difendere la propria parte.
Forse nell'amore è così, cerchiamo di difenderci dalla parte nemica, anche se tante volte il muro che abbiamo creato attorno a noi crolla.

Please don't go- Sfondamento.

*Yoon Soo*
Da quella sera non rivolsi più parola a Jun, nemmeno un saluto. Lui fece lo stesso, e questo mi ferì. Così decisi di trovare un lavoro e, quando avrei messo un pò di soldi da parte, sarei andata a cercare un appartamento.
La mattina mi svegliai presto, feci colazione da sola e andai in centro, volevo cercare un lavoro tranquillo ma soprattutto dove la paga era accettabile. Stavo passeggiando quando vidi appeso alla vetrina di un bar "Cercarsi aiutante", entrai di corsa e andai a chiedere informazioni, con sorpresa la nonnina mi assunse subito e mi disse che da domani avrei iniziato a lavorare. Ero al settimo cielo, la paga era buona ed il posto era carinissimo. Salutai la signora ed uscì dal locale. Allargai le braccia, sorrisi e respirai quell'aria che sembrava più pulita del solito. All'improvviso mi sentì strattonare e qualcuno mi trascinò nella vietta accanto al locale: impaurita chiusi gli occhi, sentì una risata. Chi poteva essere? Era impossibile che fosse Chris, iniziai a tremare ed il cuore si fermò per un'istante.
"Ehi stupida perché tremi così" disse ridendo. Riconobbi all'istante la voce, aprì gli occhi ed un ragazzo con dei grossi occhiali da sole, tutto imbacuccato mi stava sorridendo. Tirai un sospiro di sollievo: "Ma sei stupido mi hai fatto spaventare" dissi sorridendo e dandogli un cazzotto sulla spalla. Era Wang. "Scusa non volevo spaventarti, solo che non posso farmi vedere in giro, sai com'è..se ci vedessero insieme domani saresti circondata da giornalisti.." Lo sapevo. Sapevo benissimo la loro situazione, ed il fatto che vivevo con loro non li aiutava, ripensai a Jun e la mia espressione si fece più cupa. "Mi dispiace, se non fossi venuta a vivere con voi, non avreste tutti questi problemi" dissi triste. Si tolse gli occhiali, mi alzò il mento e mi guardò fissa negli occhi. Il mio cuore iniziò a battere velocemente, sentì le mie guance prendere fuoco. Mi sorrise e mi diede un bacio sulla guancia. "Beh diciamo che se non fossi venuta a vivere con noi, ci saremo incontrati da un'altra parte. Era destino." Rimasi impalata a fissarlo. Cos'era quell'emozione? Perché non ho tremato? Non mi fa paura?. "Oh-oh ecco gi-già" dissi imbarazzata. "Beh allora? Cosa facciamo? Posso rubarti per oggi?". "Hum. Dove andiamo?" "Hmm, ho voglia di gelato, tu?" il mio sguardò si illuminò, amavo il gelato!"Si andiamo!" e ci dirigemmo verso al gelateria.
Oggi volevo solamente divertirmi, avrei pensato ai problemi in un altro momento.

*Wang*
Ieri notte non chiusi occhio. Perché Jun non era venuto con noi a bere? Si era visto con lei? La stava aspettando? Sapevo benissimo che per Lui era più di una semplice "amica" ma non voleva ammetterlo,né a noi né a se stesso. A forza di pensare i miei occhi crollarono e così mi addormentai verso le quattro. Mi svegliai presto, dovevo andare ad un servizio fotografico ma era ancora presto così decisi di andare a fare un giro in centro, scesi le scale e vidi Yoon Soo uscire dalla porta. Cosa faceva alzata così presto? Mi misi le scarpe e iniziai a seguirla, la guardai attentamente: non era come tutte le altre ragazze che avevo incontrato fino ad ora, era semplice, si vestiva sempre con le sue adorate tute, aveva un bel fisico, non era tanto alta e nemmeno troppo muscolosa, non sembrava una giocatrice di basket. Portava sempre i capelli biondi legati in alto con una coda, gli occhi verdi erano risaltati dalla pelle olivastra. Non so perché ma mi attirava, mi affascinava, mi faceva impazzire l'idea di poterla avere tutta per me. Mi stavo innamorando di lei? Non lo so, ma non volevo più trattenere i miei sentimenti. Mi bloccai, la vidi entrare in un baretto semplice, sorrisi. Era da lei, non amava i posti lussuosi. Vidi un cartello "Cercasi aiutante", guardai dentro e la vidi parlare con una signora, portava un grembiule blu scuro, sorrise e le strinse la mano. Voleva lavorare? Perché?. Stava per uscire, mi nascosi dietro alla vietta, uscì e sfoggiò un sorriso nuovo, diverso, sembrava felice. Rimasi incantanto, la presi per un braccio e l'appoggiai al muro. Chiuse gli occhi, volevo baciarla, mi stavo avvicinando, iniziò a tremare e fece una faccia buffa, scoppiai a ridere. " Ehi stupida perché tremi così" dissi allontanandomi da lei. Fece un sospiro di sollievo, aveva capito che ero io. Aprì gli occhi. Quegli occhi che mi stavano facendo impazzire. Ti prego di qualcosa, o questa volta ti bacio davvero. "Ma sei stupido mi hai fatto spaventare" mi diede un cazzotto sulla spalla, mi sorrise, quello stesso sorriso che forse mi aveva fatto innamorare di lei. "Scusa non volevo spaventarti, solo che non posso farmi vedere in giro, sai com'è..se ci vedessero insieme domani saresti circondata da giornalisti.." Scusa, scusa non sai quanto vorrei passeggiare mano nella mano con te senza badare a nessuno. Abbassò la testa, la sua espressione era pensierosa e triste. A cosa stai pensando Yoon? Sei triste? Stai Male?. " Mi dispiace, se non fossi venuta a vivere con voi, non avreste tutti questi problemi" Mi bloccai. Cosa? Ma sei stupida? Sei il regalo più bello che il destino potesse farmi, quello sguardo mi fece stare male, mi tolsi gli occhiali e le alzai il mento. Mi stava fissando. Aveva paura? Non volevo spaventarla, le sorrisi e le diedi un bacio sulla guancia, la sua pelle era morbida e profumava di lavanda. "Beh diciamo che se non fossi venuta a vivere con noi, ci saremo incontrati da un'altra parte. Era destino." le dissi cercando di calmarla. "Ok forse ho esagerato" pensai. Era agitata e imbarazzata lo capivo dai suoi occhi. Mi rispose titubante, era paonazza in faccia, ma questo la rendeva ancora più bella. Oggi doveva essere solo mia. "Beh allora? Cosa facciamo? Posso rubarti per oggi?" Ti prego dimmi di si, o ti rapisco davvero. "Hum. Dove andiamo" dentro di me tirai un urlo di felicità. "Hmm, ho voglia di gelato e tu?" Appena ebbi finito di dire gelato i suoi occhi si illuminarono, proprio come una bambina quando riceve il suo giocattolo preferito. "Si andiamo!" rispose sorridente. Oggi era mia, era solo mia. Non volevo sciupare quest'occasione. O forse era troppo presto? Mi ero avvicinato di più a lei? Avevo rotto quella corazza che si era creata attorno a lei? Non lo so, so solo che da oggi in poi voglio dedicarmi solo a lei, voglio farla sorridere fino a farle scoppiare il cuore.

*Yoon Soo*
Era riuscito ad avvicinarsi al mio cuore? Cosa era successo in quel secondo? Il muro che avevo costruito intorno a me si stava sgretolando? Stava cercando si sfondarlo? Cosa faccio adesso? Perché continuo a pensare a quel bacio? Yoon calmati, non devi crollare proprio ora, ti devi difendere. Sii forte.


Ottavo Capitolo.

Nel basket una tattica importante è il "blocco". Un compagno di squadra si piazza davanti all'avversario che ti sta marcando, facendoti da scudo. Per lui diventa un'ostacolo e tu puoi approffitare di quell'occasione per andare a canestro. Nell'Amore è così: quando ti si pone davanti un'ostacolo devi cercare il modo migliore per superarlo, da soli si è deboli per questo abbiamo bisogno di qualcuno su cui fare affidamento.

Please don't go- Blocco.

*Yoon Soo*
Arrivai in gelateria con Wang, ci sedemmo ad un tavolo lontano, cercando di attirare il meno possibile l'attenzione delle persone. La cameriera ci portò il menù, diedi un'occhiata e scelsi il meno costoso. "Offro io oggi, quindi prendi quello che vuoi" Mi disse sorridendo; "Non c'è bisogno davvero..." risposi imbarazzata. "Stai rispondendo? Ehi guarda che mi offendo!"; "Va bene, va bene allora prendo...hmmm una cialda con cioccolato e panna."dissi sorridendo, non vedevo l'ora di mettere sotto i denti quella delizia. "Bene signorina, due cialde cioccolato e panna." disse alla cameriera. Era davvero strana, osservava Wang in modo sospetto, come se lo avesse riconosciuto, andò verso il bancone e si mise a parlare con un signore guardando verso la nostra direzione. Boh, non feci molto caso a quella situazione, così mi misi a guardare fuori dal vetro. Passarono pochi secondi e la signorina arrivò con i nostri gelati: "Sono enormi!"gridai. Tutte le persone si girarono e si misero a ridere, quando me ne accorsi chinai il capo e mi scusai. Wang si mise a ridere,si tolse gli occhiali, forse per mangiare più tranquillamente. Non doveva farlo. La signorina si mise a gridare più forte che poteva, e mille flash furono subito su di noi. "E' Wang dei B2st! E' lui è lui! E lei signorina chi è la sua fidanzata?" Wang mi guardò preoccupato, si avvicinò a me "Mi dispiace, ti prego aiutami.." mi disse. Lo guardai spaesata. In cosa devo aiutarlo? Cosa devo fare? Ci pensò lui. Mi prese la mano e mi tirò a se, prendendomi in vita. "Lei è la mia ragazza." Ci furono fischi, applausi, altri flash. I fotografi non la smettevano di riprenderci, ci avevano seguito per tutto questo tempo? Non capivo più niente, io la sua ragazza? E adesso come farò con il basket? Non voglio entrare in questo mondo, non voglio rinunciare alla cosa che amo di più, non voglio che lui pensi.. Lui pensi? Perché mi è venuto in mente Jun? Adesso cosa centra lui con me? Non stavo capendo più niente stavo per impazzire quando mi sentì tirare per un braccio. In un attimo stavo correndo fuori, era buio e dopo poco mi ritrovai davanti al cancello di casa. Wang mi guardava dispiaciuto. "Scusa non volevo metterti in questo casino, ma ora io...ho davvero bisogno di te" Mi abbracciò, mi tenne stretta a se. Cosa stava succedendo?

*Wang*
Finalmente arrivammo in gelateria, volevo farla felice oggi. In questo periodo sembrava davvero stanca a causa degli allenamenti. La cameriera ci portò i menù, mi guardò subito sospettosa ma distolsi lo sguardo. Yoon prese il menù, sembrava indecisa, sapevo benissimo che avrebbe preso la cosa meno costosa così la tranquillizai subito: "Offro io oggi, quindi prendi quello che vuoi". Alzò lo sguardo imbarazzata, avevo colto in pieno. "Non c'è bisogno davvero.." Stavo iniziando a conoscerla, più la conoscevo, più la volevo fare mia. "Stai rispondendo? Ehi guarda che mi offendo!" le dissi cercando di convincerla.. "Va bene, va bene allora prendo...hmmm una cialda con cioccolato e panna". Allora sei anche golosa? Ma dove lo metti quello che mangi? A colazione sembri che non tocchi cibo da settimane, ti stai trattando bene Yoon? Non devo preoccuparmi vero?. Diedi l'ordine alla cameriera, Yoon la stava guardando storto, ma si girò subito verso il vetro pensierosa. A cosa pensi? Sei a disagio con me? Forse è per questo abbigliamento?. Arrivarono i gelati, appena li vide urlò felice. Yoon sei davvero una bambina. Per cercare di sembrare più normale possibile mi tolsi gli occhiali. Quello fu il mio errore più grande. La cameriera mi riconobbe, un mucchio di fotografi furono su di noi, iniziarono a fare domande su noi due. Guardai Yoon, era paralizzata. Forse è questa l'occasione che stavo aspettando? E se come scusa di aiutarmi, l'avvicino a me?. "Mi dispiace, ti prego aiutami.." gli dissi. Mi guardò preoccupata, forse non capiva la situazione, la presi per la vita e l'avvicinai a me. Potevo sentire il suo cuore battere all'impazzata. "Lei è la mia ragazza". Le persone iniziarono a fischiare, ad urlare ad applaudire, ed i fotografi continuavano a fotografare. Guardai Yoon, sembrava stordita da tutti quei flash, così la presi e iniziai a correre portandola a casa. Mi fermai. Forse avevo sbagliato? L'avevo spaventata davvero questa volta?. "Scusa non volevo metterti in questo casino, ma ora io...ho davvero bisogno di te." L'abbracciai. Era vero, io avevo bisogno di lei, avevo bisogno del suo Amore. Lo volevo tutto per me. La strinsi ancora di più per paura che quell'attimo fosse svanito nel nulla. Non volevo che qualcuno la portasse via da me.

*Jun*
Da quella sera Io e Yoon non ci parlammo più, nemmeno un saluto, un buongiorno. A volte ci scontravamo per andare in bagno ma lei si scansava e mi lasciava libero il passaggio. Avevo fatto un bel disastro. I giorni passavano maledettamente lenti e lei si faceva più distante. Stamani ne lei ne Wang erano al tavolo con noi a fare colazione, persi l'appettito e mi fiondai in camera sotto le coperte.
La porta si aprì e qualcuno si sedette sul letto. "Hyung alzati." era Seob. "Cosa vuoi?" risposi acido; "E' inutile che fingi con me, so benissimo quello che provi per Yoon." Con uno scatto alzai le coperte e lo fissai dubbioso. Cosa stava dicendo? Io non provo niente per lei. Dovevo avere un'espressione strana perché si mise a ridere: "Ma allora sei davvero scemo, pensavo che te ne fossi accorto da solo. Ma davvero non lo sai?". Lo guardai ancora più stranito. "Quando non c'è ti preoccupi, ma quando è con noi, con WANG la odi. Prima non li hai visti ed hai pensato subito che fossero insieme. Beh caro mio sei cotto come un pollo." Rimasi scioccato. "YA! Non dire stronzate, conosci benissimo i miei gusti è impossibile che mi piaccia una come lei, è..è.." Rimasi impalato con la mano che girava, cercando di farmi finire il discorso. "E'?" mi domandò ridendo. "E' bella." Risposi meccanicamente. "Visto? L'hai ammesso. Se fossi in te starei attento, sai benissimo che Wang non si arrende quando gli piace qualcuno." ed uscì dalla stanza lasciandomi impalato sul letto. Oh davvero! Non ci posso ancora credere, è impossibile, mi rifiuto. Mi alzai e andai in salotto. Accesi la t.v, stavo girando canale ogni cinque minuti, era possibile che non c'era niente che potesse confondermi? Misi su canale due. Rimasi paralizzato.
Il cuore si bloccò, il respiro accellerò, gli occhi iniziarono a bruciare.
*DongWoon* -"Aigooo! Cos'è questa storia? Ehi ragazzi Wang si è fatto avanti con Yoon! Guardate in Tv ha ammesso che stanno insieme"- i ragazzi si piombarono sul divano accanto a me divertiti.
*Seung* -Finalmente, non lo sopportavo più la notte, non faceva altro che parlare di lei-
La porta si aprì, ci girammo tutti contemporaneamente. I miei occhi non potevano vedere quella scena, Wang teneva per la mano Yoon, ma la cosa che mi fece scoppiare fu un'altra: Lei sorrideva.

*Yoon Soo*
Mi piaceva Wang, era dolce e premuroso con me così decisi di aiutarlo. "Grazie" mi disse sorridendo, mi prese per mano e entrammo in casa.
Wang aprì la porta, i ragazzi erano tutti davanti a noi, sorridevano divertiti. Stranamente sorrisi anche io, ma il mio sguardo si fermo su Jun. Non stava ridendo, era serio e mi fissava.
Mi bloccai. Cos'è questa sensazione? Perchè mi sento in colpa? Volevo tanto spiegargli il perché di quell'azione.
Quel pettegolezzo era come un blocco davanti a me, stava permettendo a qualcuno di avvicinarsi al mio canestro. Ma chi? Wang? No, lui era troppo dolce per farlo. Allora perché sentivo un peso sul cuore. A chi posso appoggiarmi, chi mi aiuterà ad uscire da questa situazione? Yoon cos'hai combinato?


Nono Capitolo.

Mentre la palla ruota verso il canestro, l'avversario può saltare in aria e stoppparla. Nell'amore come nel basket è la stessa cosa: quando la persona che ami stoppa i tuoi sentimenti il mondo crolla su di te, forse hai toccato la palla quando era ancora in mano al tuo avversario, causando un fallo. E allora riparare diventa difficile, perché quel punto perso può diventare la causa della tua sconfitta.

Please Don't Go- Stoppata.

*Yoon Soo*
Rimasi imbambolata all'entrata del salotto, lo sguardo di Jun era fisso su di me. Non parlava ma il suo viso emanava un senso di freddezza, sentivo i suoi occhi trafiggermi il cuore come una lama appuntita: stavo per esplodere. Wang mi lasciò delicatamente la mano e si sedette sul divano, spiegando la situazione ai ragazzi. Jun non ascoltò ma continuò a fissarmi mettendomi agitazione. Forse capì e distolse lo sguardo iniziando ad ascoltare Wang.
-Hai fatto bene, solo tu potevi prenderti una stupida come lei.- prima pugnalata al cuore; -Ora capirà cosa vuol dire vivere nel mondo dello spettacolo.- seconda pugnalata; -guarderemo quanto durerà, farebbe meglio ad andarsene prima che questo mondo la risucchi completamente, o forse era questo che voleva?- terza pugnalata. Ero un fiume in piena, le lacrime stavano riempiendo gli occhi fino a sgorgare come un fiume in piena.
*Wang* -Jun smettila, sai benissimo che non è così-
*Jun* -E allora com'è? Non ha mai pensato di andarsene di qua! Qua non deve pagare niente, ha la pappa pronta e un tetto sulla testa, e per di più vive con degli idols!"
A quelle parole scoppiai.
"BEH PENSI CHE IO SIA FELICE? PENSI CHE SIA FELICE DI ASCOLTARVI FINO A TARDA NOTTE PROVARE? NON RIESCO A CHIUDERE OCCHIO E LA MATTINA MI DEVO SVEGLIARE PRESTO! LE PIU' DELLE VOLTE DEVO PREPARARE LA "PAPPA" CHE MANGI OGNI GIORNO E SISTEMARE IL CASINO CHE LASCIATE! E POI COSA?! VIVERE CON DEGLI IDOLS? TU!?' SARESTI UN IDOL? L'UNICA COSA CHE SAI FARE E' CANTARE E BALLARE MA DENTRO SEI VUOTO!" la gola mi faceva male e mentre gli altri mi guardavano pietrificati presi la borsa e corsi via.

*Jun*
A quelle parole sentì come se un macigno si fosse posato sullo stomaco. Yoon Soo fu la prima persona che mi urlò in quel modo. Rimasi incollato al divano, non riuscivo ad alzarmi. Guardai gli altri, mi stavano guardando male, e forse avevano ragione; avevo esagerato.
*Wang* -ma sei impazzito? Che cavolo ti è preso?- mi prese per la maglia e mi alzò in piedi. Non riuscivo ad aprire bocca, le parole erano sparite, non sapevo cosa dire. Mi lanciò sul divano e si diresse verso la porta; -Forse è meglio che vado io- lo fermò Yo. Corse via lasciandoci in casa, in silenzio, pensando alle parole di Yoon.
*Wang* - le avevi già parlato di questo vero? Ecco perchè cercava così disperatamente un lavoro-
-Cosa hai detto?- chiesi stupito, non poteva aver preso sul serio le mie parole;
*Wang* -Jun sei proprio uno stronzo- mi lanciò un'occhiata e se ne andò in camera sbattendo la porta più che poteva.

*Yoon Soo*
Non so per quanto tempo corsi, le gambe mi iniziarono a far male, intravidi tra gli alberi un parco, stanca morta mi diressi verso l'altalena dove mi sedetti,lasciandomi andare a peso morto. Perchè mi ero arrabbiata così tanto con Lui? Perchè le sue parole facevano così male? Iniziai a piangere fino a perdere il respiro.
*Yo* -Yoon stai bene?- mi spaventai. Fui colta di sorpresa, alzai lo sguardo e vidi Yo che mi guardava preoccupato. Non ce la feci più, caddi a terra, stanca di quella situazione, stanca di stare male. Yo si inginocchiò accanto a me e mi abbracciò teneramente. -Stai tranquilla Yoon si sistemerà tutto, non ti preoccupare sono qua io, piangi quanto vuoi.- Mi aggrappai alla maglia di Yo, piangendo fino a quando le forze mi abbandonarono lasciandomi in terra come un vegetale.
-Yoon ti piace Jun vero?- A quella domanda sobbalzai. Eravamo seduti sul muretto e mi teneva dolcemente le mani, accarezzandole per farmi calmare. -Non lo so, so solo che le sue parole mi hanno ferito e sono scoppiata, perchè?- chiesi agitata. -beh io l'ho notato, ma qualcun'altro no- mi bloccai. -Chi non l'ha notato?- Yo si alzò, si pulì il sedere e sorrise. -Oh no nessuno, era per dire.- Quell'espressione non mi convinceva, ma non approfondii la questione, non avevo voglia.
-Beh allora? Hai intenzione di dormire come una barbona qua?-; -Senti Yo.- lo guardai decisa, -Dimmi Yoon-, -Ho intenzione di trasferirmi, ho trovato un piccolo lavoro, la paga è buona e mi permetteranno di dormire sopra il bar.- Yo mi guardò contrariato -Guarda che non devi dare retta a Jun.-, -Lo so ma non mi sento a mio agio, sento di essere di troppo.-, Yo mi guardò e diventò serio,-Ormai non puoi più. Sei la fidanzata di Wang, sarebbe strano se non vivessi con noi.- E' vero, non avevo pensato a questo. Sbuffai e mi arresi a quelle parole. -Oh beh almeno potrò mangiare ancora le tue frittelle a colazione..- disse sorridendo; -Certo ed io passerò ancora notti in bianco.- risposi accennando un piccolo sorriso. -Dai andiamo, gli altri saranno preoccupati.-, mi mise un braccio in torno al collo e mi tirò, ci dirigemmo verso casa.
Ripensai alle sue parole: Mi piaceva Jun? Sono stata male perchè ha detto che sono stupida? O che è contento di me e Wang? Forse è perchè ha stoppato i miei sentimenti come io stoppo la palla sul campo? Forse.. è perchè non sono riuscita a fare canestro nel suo cuore?.
-Hey a cosa stai pensando?- mi disse Yo arruffandomi i capelli; -Oh niente.- risposi confusa.

*YoSeob*
Aishhh, non pensi a niente eh?
Io invece credo che la faccenda si risolverà presto, vedremo quanto resisterete.



Decimo Capitolo.


Nella pallacanestro esiste il tiro piazzato, nonostante la difesa sia ben solida, se il tuo avversario è forte, potrebbe lanciare la palla da lontano, rischiando di fare canestro. Nell'amore è uguale: puoi difenderti quanto vuoi, ci sarà sempre quella persona che riuscirà a sfondare le tue difese facendo canestro nel tuo cuore da lontano.

Please don'to go- Tiro piazzato.

*Yoon Soo*
Quella sera Yo mi accompagnò in camera, mi diede il bacio della notte e se ne andò a dormire. Stranamente presi subito sonno, forse la rabbia, il dolore mi avevano stancato il cuore.
Un profumo di caffè mi fece balzare in piedi dal letto. Quanto avevo dormito? Mi sentivo la testa pesante. Guardai l'orologio; 11:30! Dannazzione! Fra un'ora dovevo essere in palestra. Oggi avrei giocato la prima partita con la nuova squadra. Mi infilai la tuta e scesi in cucina, erano tutti seduti al tavolino silenziosi. Ognuno guardava la propria tazza, tranne Yo che mi salutò. Odiavo quella situazione, va bene ok ho sbagliato, so che non sono cattive persone.
-E va bene, va bene, scusate se sono impazzita ierisera.-; Joon mi guardò, si alzò e chinò il capo; -Scusa da parte di tutti. Non pensavamo di darti fastidio provando fino a tardi.-; Sorrisi. Pensandoci quella era casa loro, non volevo approfittare della loro gentilezza. -Non preoccuparti, sono io quella che deve chiedervi scusa, sono entrata nella vostra vita improvvisamente. State tranquilli, e poi ho intenzione di trovarmi un lavoro e trasferirmi.-; -Non ascoltatela- disse Yo continuando a bera il suo caffè; -Te l'ho già detto. Non puoi più ormai. Sei la RAGAZZA di Wang.- Aveva puntualizzato fin troppo bene quella parola, mi girai verso Jun: stava guardando fuori dalal finestra. A cosa pensi Jun? Ti stai avvicinando davvero nella mio cilidro? Stai cercando di arrivare alla linea dei tre punti per far canestro?.
Distolsi lo sguardo e presi la mia tazza.
-Yoon stasera dovrai venire con noi ad una festa, ti veniamo a prendere verso le quattro, quando avrai finito la partita.-; Guardai Wang stranita. -Perchè devo venire? Non voglio..-; -Ti prego Yoon, devi venire ci saranno molti fotografi e vorranno vederci insieme...- Abbassò lo sguardo, mi sentivo in colpa, ormai avevo deciso di aiutarlo. -Va bene, solo per questa volta-; Mi sfoggiò un sorriso a 82 denti, presi la borsa e mi fiodai in palestra.

Quel giorno misi l'anima in quella partita: avevamo vinto e il mio umore era alle stelle, ma durò poco: i ragazzi dovevano venirmi a prendere per andare alla festa. Ma dovevo proprio andarci? Comunque sia avevo già una scusa, a metà festa avrei finto di sentirmi male e sarei corsa via.
Mi sedetti sul muretto fuori dalla palestra, misi l'ipod a tutto volume e iniziai a guardare il cielo, quel pomeriggio era davvero limpido, alcune nuvole erano sparse qua e la, sembravano dei piccoli batuffoli di cotone. Formulai quell ultimo pensiero e mi ritrovai circondata da cinque facce che mi scrutavano perplessi, mi tolsi le cuffie e mi alzai di scatto. Mi stavano guardando con le braccia incrociate. -Hmm, non sembra impossibile.- Disse Joon. Impossibile cosa?; -Beh lo scopriremo solo fra due ore.-; Dissero due giovani donne scendendo dalla macchina. -E loro chi sono?-; domandai. -Oh beh noi siamo le giovani fate che ti trasformeranno in una principessa.- Principessa? Fate? -Ma cosa vuol dire?- chiesi rivolta a Wang; -Beh è una festa importante, e per questo devi essere perfetta.-; Lo sapevo che prima o poi sarebbe successo. Perfetta? Io non voglio essere perfetta, io sto bene così come sono, la vera Yoon è così. Non riuscì a dire quelle parole, ma mi limitai ad annuire. Non potevo rompere una promessa, salì sul furgone e ci dirigemmo verso casa. Era stata abbindata come una fabbrica per le bambole: vestiti, scarpe, cosmetici erano sparsi per tutto il salotto. -Bene noi andiamo a prepararci, ti aspettiamo nel piazzale. Non fare aspettare il tuo ragazzo.- disse Wang dandomi un buffetto sulla guancia. Sentì le guance prendere fuoco, a quel tocco il mio cuore ebbe un sussulto. Li salutai e fui presa da quelle due, che in un attimo mi avevano spogliato e rivestito, erano concentrare sui capelli, sul trucco fino a quando non mi misero davanti allo specchio. E quella chi è? Dov'è Yoon?

*Jun*
Lasciammo Yoon in mano di quelle due specie di donne: avevo solo fatto gli occhi dolci e avevano subito accettato di aiutarci. Ma starà bene? Sarà abituata a questo ambiente? Oh Jun ti stai ancora preoccupando? Scacciai quei pensieri e mi iniziai a vestire. No! di nuovo lo smoking bianco, lo odio davvero. -Chissà come sarà uscita da li.- disse Wang sorridendo, lo odiavo davvero quel sorriso, odiavo quella faccia da ebete che faceva quando pensava a lei. -Come vuoi che sia? E' un maschiaccio, una zecca. Ed hai mai visto una zecca carina?-; dissi senza pensare. -Convinto tu- mi sussurrò Yo all'orecchio. Certo che sono convinto. A me non piace.
La stavamo aspettando tutti nel piazzale e mi soffermai a guardare il cielo, quel pomeriggio era davvero limpido ma non capivo perchè ero agitato. Fischi, urli, applausi. Cosa succede? Mi voltai e rimasi paralizzato.
Tum Tum, Tum Tum, Tum Tum. Ehi cavolo fermati cuore. Che sta succedendo.? Misi una mano al petto cercando inutilmente di calmarmi.
Lei era davanti a noi. Aveva un vestito semplice bianco,corto al punto giusto, le cadeva dolcemente sui fianchi e le metteva in risalto il seno perfetto. I capelli erano raccolti in un ciuffo con dei boccoli che cadevano delicatamente sulla sua pelle olivastra. Il trucco leggero risaltava il colore chiaro dei suoi occhi.
Wang andò accanto a lei e le porse il braccio. Sorrise. Quello fu il colpo di grazia.
Ya Yoon era questo che volevi? Ti sei piazzata ed hai tirato facendo canestro? Volevi segnare prima che finisse il primo tempo? Beh ci sei riuscita in pieno. Hai fatto canestro, hai centrato in pieno il mio cuore. E adesso? Cosa devo fare? Devo dirti che mi piaci? Devo dirti che mi sto innamorando di te?

*Yoon Soo*
Mi stavano guardando tutti, ero davvero imbarazzata. Quando lo vidi non resistetti e sorrisi. Lui era il più lontano di tutti, ma potevo vederlo benissimo. Avevano tutti uno smoking bianco ma lui risaltava di più ai miei occhi. Era bellissimo, i capelli tutti al proprio posto, l'orecchino nero sempre presente e gli occhi profondi. Mi stava guardando. Cosa c'è? Sono davvero così ridicola? Davvero non provi niente per me? A me ormai piaci davverto tanto..Jun. Mi sto innamorando di te? Dovrei lasciare liberi i miei sentimenti? Come vorrei tanto che quel ragazzo che mi prende a braccetto non fosse Wang ma tu. Come farò ora a vivere nella tua stessa casa, non riuscirò a resistere ora che so quello che provo per te. Come hai fatto? Come hai fatto da così lontano a distruggere la mia difesa? Hai fatto un tiro piazzato? Hai fatto punto Jun. Hai vinto questa partita.


Undicesimo capitolo.

Nella pallacanestro esiste il tiro libero. Quando un giocatore riceve un fallo dall avversario dopo aver fatto canestro se ne concede solo uno. Nell'amore è DAVVERO così. Quando feriamo una persona dopo ci sentiamo in colpa, e concediamo al nostro avversario un'oppotunità. Per scusarsi? Per far si che ci perdoni? O semplicemente per avvicinarci di più a lei.

Please Don't Go- Tiro libero.

*Yoon Soo*
E' davvero una seccatura, scesa dalla macchina le uniche persone con cui ho parlato fino a pochi minuti fa erano giornalisti. Tutti gli occhi erano puntati su di me, beh era normale. Cosa? Sono la nuova fiamma di Wang? Oh davvero! Se solo avessi una palla da basket glielo farei vedere io a questi qua chi è la fiamma. L'ho fatto solo per aiutarlo, e guarda in che casino mi sono infilata.
Presi un bicchiere di spumante e lo buttai giù in un sorso. Ero nervosa. Stavo per andare in bagno quando le luci si spensero. Oh bene! E adesso cosa succederà? Faranno uno spettacolino da circo?. Sul palco si accese una luce. Sei ragazzi vestiti di bianco erano fermi al centro, la musica partì ed iniziarono a cantare. I miei occhi non riuscivano a staccarsi da Lui, ballava e cantava a ritmo degli altri. Era diverso. Era come me sul campo da basket, quando canta e balle mette tutto se stesso. La canzone finì e fecero un grande inchino. Non ce la feci più, il mio cuore non poteva resistere a quell'emozione. Era troppo forte. Decisi si uscire e di prendere una boccata d'aria, mi sedetti sul bordo della fontana e guardai il riflesso della luna irregolare sull'acqua. Beh ormai era evidente, dovevo ammetterlo. "Mi sono innamorata di Jun." dissi.

*Jun*
Non riesco a sopportarlo. Da quando siamo entrati alla festa Yoon ha attirato gli occhi di tutti su di lei. Sembrano avvoltoi, in bagno avevo già sentito dei commenti che le riguardavano ma Yo mi aveva trattenuto da spaccargli la faccia. Ormai lui lo sapeva meglio di me, mi piace Yoon e tenere a freno i miei sentimenti stava diventando difficile. La stavo cercando per tutta la sala senza alcun risultato. Oh davvero Yoon dove ti sei cacciata? Con chi sei? Ti stanno infastidendo?. -Jun! Dobbiamo andare.- era Joon, l'ora dello spettacolo era arrivata. Salì sul palco insieme agli altri e iniziai a cantare e a ballare. Oddio come amo questa sensazione, mi sembra di rinascere. Ehi Yoon mi stai guardando? Vedi quello che stai guardando ora è il vero Jun. Non il Joker che tutti conoscono forte e sempre felice. Sono Jun, il ragazzo che ama ballare e cantare. Guardalo Yoon ti prego, guardalo e perdonalo per il suo comportamento da duro. Da quando ti ho incontrato hai stravolto il mio mondo, mi hai fatto venire la voglia di avere una persona al mio fianco, una persona a cui aggrapparmi quando sono triste. Una persona a cui non devo nascondere niente, con cui non devo fare il falso ed essere me stesso. Yoon puoi essere tu? Puoi essere tu quella persona che mi abbraccia nei momenti bui? Posso essere io la persona che tieni per mano durante le interviste? Posso essere io il giocatore che sfonda la tua difesa? Mi permetti di essere ll giocatore che fa canestro dentro il tuo cuore?.

*Yoon Soo*
Il vento accarezzava i miei capelli e mi sentivo leggera come su una nuvola. L'aria fresca attraversava tutto il mio corpo facendomi venire la pella d'oca. Faceva davvero freddo. Forse troppo freddo. No aspetta, cosa sta succedendo?. Aprì gli occhi, ero distesa su qualcosa di duro e questa cosa non mi piaceva. Guardavo il soffitto, eppure lo riconoscevo era il soffito del salotto. Salotto. Salotto!? Mi alzai di scatto battendo la testa contro lo spigolo del mobile. -Ahi!- urlai, sentì qualcuno muoversi ed alzarsi accanto a me. Jun. -J...Jun, perchè sei qui?-; -Non ti ricordi niente!?-; ricordarmi cosa? Oddio cosa è successo, instintivamente misi le mani al petto. -Aishh ma cosa stai pensando, guarda siamo tutti addormentati qua. Ieri sera hai bevuto talmente tanto che ti sei addormentata accanto alla fontana.- Mi guardai intorno ed erano veramente tutti intorno a me. Mi toccai la fronte, faceva un male cane. Mi guardai la mano e mi usciva il sangue. Forse il botto che avevo preso mi aveva fatto un taglietto. -Oh cosa hai fatto? Ti fa male?-; Jun mi scansò i capelli e mi guardò la fronte; -Un pò, ho preso una botta quando mi sono alzata di scatto.-; -Sei sempre la solita vieni andiamo in bagno che ti metto un cerotto,- Mi prese per mano e mi portò in bagno. Fui un pò felice, vedere che si preoccupava mi rendeva un pò contenta. Anche se sapevo che non provava niente per me. Mi fece sedere sulla vasca e lo vidi cercare nell'armadietto del pronto soccorso. Indossava la camicia bianca con i primi tre bottoni sganciati e i pantaloni del completo, aveva tutti i capelli spettinati e gli occhi assonnati. Era bello lo stesso, si avvicnò e mi mise il cerotto. Era troppo vicino. Potevo sentire il suo respiro sulla mia faccia. Lo guardai negli occhi e lui fece lo stesso. Si stava avvicinando, sempre più.
-Ya Yoon dove..s-e-i..f-i-n-i-t-a...- Silenzio. Io e Jun ci allontanammo e ci girammo insieme verso la porta. Yo era appoggiato al muro e con un mega sorriso ci stava guardando. -Aigooo, vedere queste cose alle dieci di mattina è davvero emozionante.- ok, ancora una parola e sarebbe volato dalla finestra. Jun con uno scatto uscì dal bagno e andò in camera sua sbattendo forte la porta. Yo si girò e rise -Ya, allora? Hai deciso di dirglielo?-; -Dirgli cosa? Che mi sono innamorata di lui per poi essere respinta? Non ci penso nemmeno! Ani! MAI!- uscì dal bagno e andai in camera mia sbattendo la porta più forte che potevo.

*Yo*
Aigooo! Adesso sbattono anche la porta allo stesso modo? Oh Veramente ragazzi svegliatevi o vi sveglio io.

*Yoon Soo*
Cosa era successo? Perchè ero rimasta ferma? Cosa stavo aspettando? Gli avevo concesso un tiro libero? Volevo davvero baciarlo? Come farò a guardarlo negli occhi? Oh che casino!

*Jun*
Aishhh! Cosa mi è successo!? Perchè mi sono imbambolato così davanti a lei? Perchè aveva quello strano sguardo? Solo pochi millimentri e l'avrei potuta baciare, potevo sentire il suo respiro accellerato su di me. Era solo una scusa vero? Quella del taglio era solo una scusa per prenderla per mano e stare da soli? Aishhhh dannato Yo! Perchè è apparso proprio in quel momento, volevo scusarmi, volevo darle l'opportunità per farmi picchiare se le fosse stato d'aiuto per sfogarsi.
-Ehy Hyung ma cosa succede fra te e.. Ok torno più tardi-; -YA! SEOB VIENI QUA CHE TI AMMAZZO!-
Però dentro di me ero felice, piano piano mi stavo avvicinando verso la sua area vero? Aspettami Yoon e stai sicura che farò canestro.


Dodicesimo Capitolo.

Quando un giocatore si avvicina al canestro gli avversari si dirigono verso di lui cercando di difendere la propria area. Questo può lanciare un lancio improvviso detto "scarico", dando l'opportunità al compagno che lo riceve di provare un attacco improvviso. Nell'amore è molto similie: tante volte l'amore può essere a senso unico o forzato, e a noi non ci resta che augurare a quella persona di essere felice lasciandola libera di amare.

Please Don't Go- Scarico.

*Wang*
-Sei sicuro Wang? Non ti piaceva davvero?-; -No Seung, lo pensavo anche io, ma voglio divertirmi-; -Non ti vedo molto convinto, comunque fa come vuoi.- Non ero convinto ma cosa potevo fare? Non volevo forzarla, la persona che amava non ero io e non lo sono mai stato. Quelle parole rimbombavano costantemente nella mia testa.

La sera della festa.
Yoo era scomparsa dalla mia vista, la volevo trovare per confessarmi finalmente. Le volevo dire che per me non era un gioco, che volevo davvero stare con lei. La vidi, era seduta sul bordo della fontana che giocherellava con l'acqua. Stasera è davvero bellissima e il riflesso della luna sul suo volto la fa sembrare una bambola. Mi avvicinai piano, volevo farle una sorpresa. Aveva l'aria triste e stanca. Forse aveva bevuto troppo? Mi avvicinai ancora di più. Alla fine quelle parole mi arrivarono come una pugnalata al petto. -Mi sono innamorata di Jun.- Di cosa sei stupito Wang? Lo sapevi no? Sapevi che provava qualcosa per Jun anche se non voleva ammetterlo. Lo so dannazione, ma sentirlo fa davvero male. Yoon almeno sai che sono qua? Mi hai fatto davvero male, anche se so che non è colpa tua.


Alla fine era soltanto colpa mia, per aiutarmi ti ho trascinato in questo mondo che odi tanto, che ti fa soffrire. Yoon Scusa. Perdonami se sono stato un bastardo, scusa se ti ho chiesto di aiutarmi come scusa per stare sempre vicino a te, scusa se mi sono innamorato di te.
Ma ora riparerò al mio errore, ti lascerò libera di amarlo, potrai vivere il tuo amore. Questa è l'unica cosa che posso fare per te.
Andai dal Menager e spiegai le cose, fortunatamente mi aiutò con i giornalisti e stranamente non scrissero niente. Si erano già stancati dei miei scoop? Boh chi li capisce è bravo. Non mi interessava, meglio per il gruppo.
Tornai a casa sfinito ma mi sentivo bene, anche se non potevo averla accanto come fidanzata potevo averla accanto come amica. Parlai a Yoon e fu dispiaciuta, non mi confessò i sentimenti per Jun ma si limitò a dire che amava un'altra persona. Mi abbracciò e andò agli allenamenti con un sorriso stampato in faccia. Adesso mancava solo il muro più alto da superare, sapevo benissimo che non mi sopportava in questo periodo ma dovevo affrontarlo. Bussai alla porta della camera ed entrai. Oh davvero! Ma dorme sempre? Andai sul letto e mi sedetti accanto a lui. -Cosa vuoi?- ah, allora sei sveglio? Beh ora mi diverto un pò. -Sai ho chiesto a Yoon di andare a vivere insieme, io e lei.- Si stava agitando ma non voleva ancora cedere. -Più avanti ho intenzione di chiederle di sposarmi.- BUM! Colpito e affondato, si alzò di scatto e mi guardò, stava diventando paonazzo dalla rabbia. Non resistetti e scoppiai a ridere. -Allora? Cosa vuoi fare? Lo ammetti?- mi stava fissando stranito ma non mollava la presa. Alla fine diventai serio. -So benissimo cosa provi per Yoon, e non voglio mettermi in mezzo. L'ho portata in questa situazione per avvicinarla, ma non prova niente per me.-; si stava tranquillizzando, fece un sospiro e mi guardò. -Vorrei tanto darti un cazzotto ma non posso.- Ridemmo tutti e due, mi diete una pacca sulla spalla e mi abbracciò. -Fratelli come prima?- -Yeah!- risposi sorridendo. Stavo uscendo dalla porta quando mi girai e lo fissai, aveva una faccia da ebete -Ya Hyung! Ama le cialde al cioccolato e panna, ma odia i posti lussuosi.- Rimase a fissarmi spaesato. Oh davvero non si era accorto di niente? Beh da adesso in poi sta a loro, io ho fatto anche fin troppo.

*Jun*
Avevo torturato Yo talmente tanto che mi ero stancato. -Jun devi farti avanti o davvero te la porteranno via.-; lo so dannazione, so ch devo farmi avanti, ma ho davvero paura. Ho paura della sua risposta. Andai in camera e mi sdraiai sul letto, perchè l'Amore è cosi difficile? Perchè fa soffrire così tanto? Ahhhh dannazione che stress! *Toc Toc Toc* qualcuno bussò alla porta, e qualcuno entrò. Riconobbi i passi e si sedette accanto a me. Wang. E adesso cosa vuole. -Cosa vuoi?- chiesi alterato. Odiavo la sua presenza. -Sai ho chiesto a Yoon di andare a vivere insieme, io e lei.- una scossa mi attraversò tutto il corpo. Cosa vivere insieme, iniziai a farmi i film in testa: lei e Wang a letto insieme, lui che le toglieva dolcemente lo spallino del reggiseno. Oh dannazione, no Jun resisti. -Più avanti ho intenzione di chiederle di sposarmi.- BASTA! Mi alzai di scatto e lo fissai, il sangue ribolliva dentro di me, le mani prudevano dalla rabbia avrei voluto ammazzarlo. Scoppiò a ridere. -Allora? Cosa vuoi fare? Lo ammetti?- Cosa? Ammettere cosa, ma cosa sta succedendo? E' impazzito, prima mi dice quelle cose e poi cosa devo ammettere? -So benissimo cosa provi per Yoon, e non voglio mettermi in mezzo. L'ho portata in questa situazione per avvicinarla, ma non prova niente per me.- Il mio cuore tirò un'urlo di gioia. Mi stava prendendo in giro, fanculo Wang mi hai spaventato. Pensavo di perderla per sempre. Tirai un sospiro di sollievo. -Vorrei tanto darti un cazzotto ma non posso.-, ridemmo tutti e due e gli diedi una pacca sulla spalla, alla fine gli voglio davvero bene, siamo stati insieme per tanti anni e non volevo rovinare questo rapporto. Lo abbracciai, era mio fratello, non di sangue ma per scelta. -Fratelli come prima?- -Yeah!- rispose sorridendo. Si alzò e si diresse verso la porta, stavo svenendo dalla felicità. Era una sensazione nuova, improvvisa, piacevole. -Ya Hyung! Ama le cialde al cioccolato e panna, ma odia i posti lussuosi.- alzai la testa e Wang era davanti alla porta sorridente, uscì e mi lasciò imbambolato sul letto. E con questa uscita cosa volermi dire? La devo portare a mangiare un gelato? E se rifiuta? Quando glielo dovrei dire? Come dovrei vestirmi? Pensarà male?
Mi sentivo un ragazzino alle prime armi con il suo primo appuntamento. Beh sinceramente parlando quello sarebbe stato il mio primo VERO appuntamento.
A cena stavamo mangiando tutti tranquillamente quando il telefono di Joon suonò all'impazzata.- Oh Menager, hmm sisi. Perchè? Oh davvero? Possiamo! Grazie! Grazie!-; -Ya! Joon cosa vuole il menager?- chiese Woon sgranocchiando un cracker; -Questa settimana non abbiamo impegni, abbiamo il permesso di andare a trovare i nostri genitori.-; -Davvero!? OHHHHHHH!- urlò Seung. -I miei sono in viaggio d'affari quindi starò a casa.- Silenzio. Yoon quasi si strozzò. -Cosa? Dovrò stare per una settimana da sola con te?- Non avevo pensato a quel piccolo problema. Era davvero un grosso problema, avrei resistito? E ora? Yoon ti prego chiudi la porta a chiave perché non so come va a finire.

*Yoon Soo*
Finalmente avevo risolto la questione con Wang, avevo confessato che ero innamorata, ma non gli dissi che quella persona era Jun. Mi allenai serenamente e quella sera ero davvero felice. Stavamo cenando quando il telefono di Joon squillò. -Oh Menager, hmm sisi. Perchè? Oh davvero? Possiamo! Grazie! Grazie!-; -Ya! Joon cosa vuole il menager?- chiese Woon abbuffandosi come sempre, -Questa settimana non abbiamo impegni, abbiamo il permesso di andare a trovare i nostri genitori.-; -Davvero!? OHHHHHHH!- urlò Seung. -I miei sono in viaggio d'affari quindi starò a casa.- La zuppa mi andò di traverso, calmi calmi, nemmeno io vado via...quindi....saremo... -Cosa? Dovrò stare per una settimana da sola con te?- E adesso cosa faccio? E se mi salta in collo? E' un giovane ragazzo con gli ormoni che scalpitano è normale.. beh anche se non mi dispiacerebbe.. No Yoon ma cosa stai dicendo? Forse è meglio che chiudo a chiave la camera quando dormo? Oddio cosa devo fare? Aishhhhhhhhhh dannato Amore!


Tredicesimo capitolo.

Please Don't Go- Avvicinamento.

*Yoon Soo*
Mi svegliai più agitata del solito. Era normale, avrei dovuto passare una settimana da sola con Jun, i ragazzi erano partiti all'alba. Che seccatura, sarei impazzita prima. Essere in casa da soli, io e lui. Yoon ma da quando hai iniziato pensare a queste cose? Avevi sei bei fusti in casa e non li hai mai considerati, e adesso che sei sola con lui ti fai i film vietati ai minori in testa? Devo essere impazzita. Scesi le scale ancora mezza addormentata quando inciampai nel tappeto. Ok, ora sono definitivamente morta, chiusi gli occhi pronta al botto, quando qualcosa o meglio qualcuno poggiò le sue fottutissime mani sul mio seno. Non volevo aprire gli occhi, ma lo feci. Non dovevo farlo, io mi sentivo morire e lui era rosso come un peperone. Jun aveva lo spazzolino in bocca e mi stava guardando, mi aiutò a riprendere l'equilibrio togliendo subito la mano da quel posto scomodo. -Sc-scusa.- disse imbarazzato. -Nie-niente, grazie.-; -Pr-prego.- e se ne andò di corsa in camera sua. Quello fu il nostro primo "scontro" della settimana. Iniziavamo bene. Presi la biancheria dallo stendino e mi fiondai in bagno a farmi la doccia assicurandomi di aver chiuso bene la porta a chiave.

*Jun*
Respira Jun, non è successo niente. Non hai toccato niente, non ti preoccupare Jun, respira e calmati. Certo che però sono davvero sode. Aishh Jun ti vuoi calmare? Come farai a guardarla negli occhi? Beh non è stata colpa mia, è stato un incidente, la stavo solo aiutando e la mia mano si è poggiata delicatamente su quel seno-perfetto- YA! Jun scaccia via quei pensieri, mandali via. E' una settimana. Oddio impazzirò! Scesi in cucina ed iniziai a preparare la colazione. -Che fameee-; -E' quasi pronto, non ti preoccupare non ti lascerò morire di fame, non sono ancora arrivato a quel p..unto.- Mi girai verso di lei e rimasi a bocca aperta, indossava un maglietta bianca e dei pantaloncini corti che mettevano in risalto il suo, beh, diciamo il suo fisico perfetto. -Dove vai?- chiesi incuriosito. Non poteva uscire in quel modo vero? Mi guardò addentando un pezzo di toast, -Oh, vado ad allenarmi nel campo, il coach ha disdetto gli allenamenti per questa settimana, andava in vacanza con Unni quindi da oggi starò a casa- Feci un sorriso forse isterico, ah bene quindi starai anche a casa tutto il giorno? Benissimo, Jun è fatta. O scoppi e la rivolti sul letto o stai ventiquattro ore su ventiquattro in bagno. Formulato quel pensiero un pezzo di toast mi andò di traverso, devo essere impazzito. A cosa sto pensando? -YA! Stai bene?- Yoon si avvicinò a me dandomi delle pacche sulla schiena. Era vicinissima, troppo vicina. Mi alzai di scatto andando a prendere una bottiglia d'acqua nel frigo. -Sisi, non ti preoccupare-; -Come vuoi, io vado ad allenarmi a dopo.- ; - A dopo-. Oddio ti prego fa che passi in fretta questa settimana o dovrò rinchiudermi in camera.

*Yoon Soo*
Jun era davvero strano, era solamente il primo giorno che stavamo da soli e già era nervoso. Dannazione! Tutta la roba è a lavare, non posso mettermi i pantaloncini corti, sono troppo...troppo imbarazzanti, beh però non posso mica stare in mutande. Mi diressi verso la cucina, Jun stava preparando la colazione, lo stavo guardando di nascosto. Sembravamo davvero due sposini, come avrei voluto che fosse reale. Le sue spalle erano davvero larghe e davano un senso di sicurezza, avrei davvero voluto abbracciarle e appoggiarmi a lui. Si girò improvvisamente e rimase a guardarmi. Forse aveva capito che lo stavo fissando? Forse è meglio che faccio finta di nulla, mi sedetti e iniziai a mangiare. Era pensieroso ed assente con la mente, quando di colpo iniziò a tossire, mi avvicinai dandogli dei botti sulle spalle ma si scansò da me. Jun stai davvero così male con me? Ami qualcun'altra. Non potevo dirgli queste cose così mi limitai a dire le solite parole.-Come vuoi, io vado ad allenarmi a dopo.-, -A dopo-. Rispose freddamente, quella fu l'ultima volta che parlammo.

I giorni passavano lentamente, Jun era distante e non mi rivolgeva la parola, a stento riuscivo a vederlo. Cosa avevo fatto? Avevo sbagliato qualcosa? Mi dava fastidio questa cosa, mi faceva male non poter parlare con Lui.
Quando gli chiedevo spiegazioni si alzava e andava in camera sua. Lo stavo perdendo?

*Jun*
Stavo malissimo, volevo averla per me ma avevo paura della sua risposta, non potevo resistere così decisi di evitarla. Sapevo benissimo che stava soffrendo a causa mia, ma davvero non riuscivo a guardarla negli occhi. Se l'avessi fatto non sarei riuscito a trattenermi. Andai a letto presto ma riuscì a prendere sonno solo verso le 11. Domani sarebbe stato l'ultimo giorno in cui saremo stati soli. Che situazione del cavolo.

*Yoon Soo*
Andai a letto, ma non riuscì a dormire. Guardai l'orologio erano le 3:30. Oggi è l'ultimo giorno vero? L'ultimo giorno che io e Lui staremo insieme da soli? Jun sei così vicino ma così lontano. Cosa dovrei fare? Eppure sento il bisogno di averti qui con me, non puoi venire? Non puoi venire a riscaldare questo cuore che ha bisogno di calore?


Quattordicesimo Capitolo. HOT! U.U Premetto che è la prima volta che scrivo scene, hem hem di questo tipo u.u
La schiacciata è senza dubbio la conclusione più spettacolare della pallacanestro. Non a caso, gli atleti che si sono distinti nelle schiacciate sono rimasti i più celebri come Michael Jordan. L'atleta può rimanere appeso al canestro per poco, per esultare. Forse nell'Amore è così, quando la persona che ami accetta i tuoi sintimenti ti senti felice, ti senti emozionata, come quando un giocatore schiaccia quella fottuta palla in quel fottutissimo canestro.

Please Don't Go- Schiacciata.

*Yoon Soo*
Quella mattina mi svegliai verso le sette, feci colazione da sola e andai a correre. Il cielo era scuro e da un momento all'altro avrebbe inziaito a piovere. Non feci in tempo a fare il giro del parco che l'acqua iniziò a bagnarmi completamente. Corsi più forte che potevo verso casa, entrai ed era tutto silenzioso, forse Jun non era in casa. Andai in bagno e mi feci una bella doccia calda, l'acqua scorreva su tutto il mio corpo facendomi rilassare. Presi l'asciugamano e aprì la porta. Ok. Yoon calmati, non è come sembra, stai solamente sognando, forse è solo la tua impressione. Jun non è davvero davanti a te, alzai lo sguardo e lui mi stava fissando con la bocca spalancata, e poi ecco di nuovo quella faccia seria. Stava per rigirarsi quando lo fermai. -YAH! Adesso sono davvero stufa di questa situazione! Si può sapere che hai? Sto male se ti comporti così!-; -Yoon lasciami, ne vale la tua vita.- Bruscamente mi staccò la mano dal suo braccio e andò in camera. Ne vale la mia vita? E' davvero impazzito, io non lo capisco, se si sente in imbarazzo basta che lo dice. Mi diressi in camera e mi vestì di fretta, mi sdraiai sul letto e accesi la lucetta. Erano solamente le tre ed era così buio, non smetteva di piovere. Speriamo che non arrivi un temporale...o sono fregata.

*Jun*
Era davanti a me, aveva un piccolo asciugamano rosa che le copriva mezzo corpo lasciando le braccia e le gambe scoperte. I capelli biondi un pò bagnati le cadevano delicatamente sulle spalle, potevo sentire il profumo della sua pelle anche da così lontano. Oh davvero Yoon perchè non stai più attenta? Non hai paura di me? Mi stavo rigirando quando mi prese per il braccio. Dannazione Yoon se fai così per me è ancora più difficile resistere -YAH! Adesso sono davvero stufa di questa situazione! Si può sapere che hai? Sto male se ti comporti così!- Yoon lo so ma questo è l'unico modo che ho per resistere. -Yoon lasciami, ne vale la tua vita- presi la sua mano e la tolsi bruscamente dal mio braccio. Tolsi quella mano che volevo tanto stringere. Andai in camera e mi sdraiai sul letto al buio, scusa Yoon scusa se ti faccio soffrire così tanto. Mentre pensavo a Lei la pioggia aumentò e iniziò a tuonare, non feci caso ai rumori ma improvvisamente mi sentì abbracciare forte. Accesi la luce e vidi Yoon che tremava e piangeva. -Yoon che hai stai male?-; -Jun ti prego posso stare qua? Ho paura.-; -O-Ok..- dovevo resistere non potevo lasciarla da sola in quello stato. Passò un'ora e il temporale finì ma pioveva ancora a dirotto. -Ehi Yoon..il temporale è finito, adesso puoi tornare di la.-; Alzò lo sguardo, piangeva ancora. -Jun mi detesti così tanto? Perché non vuoi stare con me? Perchè non capisci quello che provo per te? Perchè non vuoi capire che ti amo...- I miei occhi si spalancarono, non avevo più motivo di resistere, la presi e la misi sotto di me. -Non ti parlavo perchè se ti avrei guardato negli occhi i sentimenti che provo per te sarebbero esplosi, ti amo Yoon ma quando sono davanti a te divento un bambino di 2 anni che non sa parlare, che non sa esprimere i propri sentimenti. Mi fai impazzire, ti voglio avere mia, voglio baciarti, accarezzarti, voglio avere tutto da te, ma voglio darti il me stesso più vero.- La bocca era asciutta e lei mi stava guardando sorridendo, si alzò facendo forza sui gomiti e posò le sue delicate labbra su di me. Finalemente potevo sentire il suo sapore, potevo respirare il suo profumo, potevo stringerla forte a me. Rincambiai il bacio come meglio potevo, volevo assaggiare ogni sua parte del corpo, volevo sentirla mia. Le appoggia delicatamente la testa sul cuscino ed iniziai a baciarle il collo, la sentivo respirare velocemente e capì che era agitata. -Yoon se non vuoi non import..- Mi azzitì con un bacio,-Voglio fare l'amore con te, ma ti prego fa piano.-; -Questa è la tua prima volta?.-; arrosì. -Non sono esperta, ma voglio davvero farlo con te.- Sorrisi, quelle parole suonavano meglio di un "Ti amo". Riniziai a baciarla, scendendo sul suo collo, le mie mani iniziarono a cercare quel seno tanto perfetto che desideravo avere, le tolsi la maglietta, aveva un reggiseno a balconcino di pizzo bianco, non volevo affrettare quel momento, volevo che passasse il più lentamente possibile. Arrivai ai bottoni dei jeans, li sganciai e glieli tolsi, aveva gli slip coordinati al reggiseno. Feci leva sulle braccia e la guardai. -Yoon mi vuoi davvero fare impazzire?- sorrise, quel sorriso che ora era mio. La baciai nuovamente e questa volta scesi fino al seno, sgancia il reggiseno lasciandolo libero: era perfetto, lo baciai e scesi ancora più giù. Sfilai gli slip e lei era davanti a me, completamente nuda, e alla fine arrivai in quel luogo che ogni notte desideravo avere, la sentì ansimare e mi piaceva da impazzire. Iniziai a sentire il sangue ribollire e non resistevo più. Si alzò e mi siflò la maglietta, sfilò i pantaloni della tuta e con loro partirono anche gli slip. Mi accarezzò in quel punto che da un momento all'altro sarebbe esploso, la feci dolcemente scivolare sotto di me, e delicatamente entrai dentro di lei. Mi abbracciò forte, sapevo che le faceva male e quindi iniziai a muovermi piano. Era mia. Quella barriera che ci divideva non esisteva più, iniziai a muovermi veloce e lei iniziò ad ansimare non più per il dolore ma per il piacere, la baciai e lei mi abbracciò ancora più forte. Amavo quella situazione, amavo lei, amavo il suo corpo completamente perfetto, amavo sentirmi dentro di lei. Dopo un'ora eravamo nel letto sotto le coperte completamente nudi, aveva la testa appoggiata sul mio petto ed io mi sentivo finalmente bene. -Ehi Jun, da quant'è che mi ami?- quella domanda mi prese impreparato, ma alla fine non dovevo più nascondere niente no? -Forse dalla prima volta che ti ho incontrato?- mi sorrise e mi baciò. -E tu? Da quanto sei pazza di me?-; -L'ho capito alla festa, ma non avevo il coraggio di dirtelo.-; -Beh l'importante adesso è che tu sei mia,- La presi e l'abbracciai più forte che potevo. -Beh anche tu sei mio- disse ridendo. Era mia, solo mia e non l'avrei più fatta scappare. -Yoon..Ti Amo-; -Anche io- a quelle parole il cuore scoppiò dalla gioia. Ya Yoon Soo hai fatto canestro.

*Yoon Soo*
Volevo che fosse Lui il primo, volevo dargli la cosa più importante che avevo. Presi coraggio e lo assecondai, amavo quello che mi stava facendo. Sentivo il suo sapore su tutto il corpo, volevo essere sua. In un attimo fu dentro di me, faceva male ma volevo sopportarlo, doveva essere Lui e nessun'altro. Iniziò a muoversi più velocemente sopra di me, e non faceva più male ma ere una sensazione piacevole, mi piaceva da matti. Mi aggrappai a lui ed iniziai ad ansimare, mi faceva davvero impazzire. Dopo un'ora eravamo stesi nel letto, potevo abbracciarlo finalemente, era mio, solo mio. Quel corpo così perfetto, muscoloso era di proprietà di Yoon Soo. -Yoon...Ti Amo.-; -Anche io-. Era la cosa più bella che mi potesse dire, incontrare Jun è stata la cosa più bella della mia vita. Non volevo perderlo, volevo stare con lui per sempre. Jun hai centrato in pieno il mio cuore, come un giocatore schiaccia la palla nel canestro.
 
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francy 2010
view post Posted on 17/6/2011, 20:00




wow è bellissimo complimenti
 
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Yuki:|=
view post Posted on 5/7/2011, 10:25




BRAVAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
 
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2 replies since 9/6/2011, 17:46   101 views
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