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| tentativo: buona lettura!
QUANDO LA REALTA' SUPERA IL SOGNO Mi chiamo Mia, ho vent’anni e sono nata in Italia. Avrei potuto dire “e sono Italiana” ma la verità è che non sono affatto patriottica. Uno dei miei più grandi sogni è quello di viaggiare, di girare il mondo per apprezzarne tutte le meraviglie, le melodie, i sapori, le tradizioni e i costumi. Ecco perché ho deciso di trascorrere due settimane in una delle terre che, per diversi motivi, più mi attrae: la Corea del Sud! Riuscire a realizzare questo sogno non è stato facile. E’ difficile trovare qualcuno disponibile ad un viaggio così lungo e con una passione così forte; ecco perché a farmi compagnia sarà po’ po’ di meno che la mia amica Giapponese! Il piano è questo: le prime due settimane le passerò con lei e la sua famiglia in Giappone mentre le due a seguire ci daremo all’avventura in Corea! Ho organizzato il tutto in modo da riuscire a vedere la fioritura dei peschi nel Sol Levante ed il concerto di una delle mie band preferite, i B2ST, nella nostra seconda meta! Uno dei primi problemi che dovremmo affrontare sarà la lingua: non so lei, ma il mio inglese è assai penoso e il mio coreano molto molto scarso! Ma forza e pugni chiusi: armata di vocabolario tascabile e coraggio – il 90% dei miei viaggi sto male a causa delle mie mille paranoie ma questa volta addio preoccupazioni! – non mi farò di certo scoraggiare da questi piccoli ostacoli. Quindi domani è il grande giorno: si parte!
Inutile mentire riguardo l’affanno che a causa delle lunghe ore di volo e i cambi, e la mia compagna di avventura che contando quest’oggi è la seconda volta che vedo di persona - lei studia in Italia e la nostra, viste le distanze tra le nostre città, è una corrispondenza scritta – mi tanaglia da questa notte! Incrociamo le dita!
Finalmente “arrivateeeeee”, ecco cosa ho urlato appena messo piede a Tokio, della serie: non facciamoci riconoscere all’estero!
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Areoporto di Hong Kong
Dopo due favolose, superbe e affascinanti settimane in Giappone ecco che siamo qui, pronte per la prossima avventura! Sono davvero felice e stranamente in ottima salute! Ora destinazione Corea! Bagagli caricati, check in fatto: al volo mancano soltanto, sottolineo soltanto, cinque ore! “AAAAAH AIUTOOO!” lo sto ripetendo da venti minuti! Poi decido, carica, prendo, e vado al bagno! Come passatempo non è il massimo ma me lo farò bastare! Faccio, esco e mi guardo allo specchio: chissà perché oggi ho gli occhi più verdi del solito. Mi asciugo le mani e mentre sto camminando e nello stesso tempo imprecando –perché metto lo smalto e tassativamente nel giro di 12 ore le mie unghie sono già pasticciate?! – sbatto addosso a qualcuno. Strano, l’ennesima figura di merda, passatemi il termine! Alzo un po’ gli occhi e bisbiglio un “sorry” con una pronuncia che sfido a comprendere. “Nothing” alzo gli occhi un attimo perché come se non bastasse mi accorgo di aver tamponato un ragazzo; dove sono finiti i vecchietti simpatici?! Poi è la fine. C’è lui che mi sorride. Porta pure gli occhiali: questo significa che sverrò a breve. Lui fa per voltarsi, e credetemi, non so come, ma trovo il coraggio per sussurrare tre parole, tre suoni così familiari che quasi mi spavento: “Lee Gi Kwang?”
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